1946 il voto delle donne

130 1946: il voto delle donne (continua dalla pagina precedente) Eletta alla Costituente, nella prima legislatura, è senatrice: come si autodefiniva, antesignana del linguaggio non sessista. Senatrice, peraltro, lo era di diritto, in base alla III Disposizione transitoria della Costituzione che prevedeva la nomina senatoriale, con decreto del Presidente della Repubblica, per i/le deputati/e dell’Assemblea Costituente in possesso dei requisiti di legge e che avessero scontato più di 5 anni di reclusione a seguito di condanna del Tribunale Speciale. Rieletta nella seconda e terza legislatura, fa parte di numerose Commissioni occupandosi di Lavoro, Emigrazione, Cooperazione, Previdenza, Assistenza, Finanze e Tesoro. Muore a Roma dopo aver lottato una vita per l’emancipazione femminile, il progresso della società, la libertà, la democrazia. Il Comune di Roma ha dedicato ad Adele Bei e ad altre 6 partigiane, la pista ciclopedonale che da Ponte Milvio raggiunge Castel Giubileo. Saluto di Barbara Mischianti La tappa umbra de “La Mostra 1946: il voto delle donne” è stata una bellissima occasione per fermarci a riflettere. Le storie di così tante donne che in quegli anni difficili hanno trovato la forza per un cambiamento epocale del nostro Paese non possono che interrogarci sul nostro presente. Adele Bei è stata e deve tornare ad essere un esempio per tutte noi, l’impegno, lo studio, la costruzione di reti tra donne, l’avanzare tutte assieme, la libertà, sono tutti valori che noi come donne ci portiamo dentro, ma che oggi fatichiamo a riaffermare. Ed allora la tappa umbra, così come le altre, non devono restare momenti isolati, ma devono vivere in ognuna di noi, con l’impegno di continuare a riallacciare i nodi di quella rete che necessita di una continua manutenzione. Vi ringrazio per il grande lavoro, e resto, assieme alla CGIL dell’Umbria, a vostra disposizione per eventuali altre iniziative. Un caro saluto Barbara Mischianti CGIL Umbria

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