1946 il voto delle donne

67 Consulta Nazionale, Comitato dei 75, Assemblea Costituente femminile (dieci su 21 erano dell’UDI) e nella promozione anche culturale del paese. Tre di loro avevano un diploma e sei la laurea in facoltà umanistiche quando, fra il 1941 e il 1951, c’erano 5.100 laureate su 141.000 diplomate. Le laureate insegnavano nelle scuole superiori; Angela Maria Guidi Cingolani era ispettrice del lavoro; Clementina Calligaris Velletri maestra; Bei, una salariata agricola; Picolato una sarta; Noce sindacalista e pubblicista; Floreanini la partigiana garibaldina, insegnante di musica, che per prima resse un Ministero nella Repubblica partigiana della Val d’Ossola; tutte le altre erano operaie. Tre Consultrici erano nubili (Bianchini, Picolato e Pollastrini), le altre sposate o vedove. In tre entrarono a Montecitorio con i mariti: Guidi (Mario Cingolani), Noce (Luigi Longo) e Bei (Domenico Ciufoli). La più anziana era Calligaris (66 anni), la più giovane Teresa Mattei (25 anni). Le Consultrici furono molto attive in Assemblea plenaria e nelle Commissioni della Consulta: Bei fu l’unica donna dell’VIII Commissione Industria e commercio; Noce, l’unica della II Commissione Affari politici e amministrativi. Bianchini fu Segretaria della IV Commissione Istruzione e Belle Arti in cui entrarono anche Floreanini, Maffioli, Quarello e Tagliacozzo che entrò anche nella Commissione speciale incaricata di procedere alle modifiche nella composizione delle Commissioni. Caligaris, Garoia e Pollastrini entrarono nella VII Commissione Agricoltura e Alimentazione. Gobetti, Guidi e Piccolato nella IX Commissione Lavoro e Previdenza sociale Commissione per la Costituzione detta Commissione dei 75 La Commissione per la Costituzione detta Commissione dei 75, istituita il 15 luglio, formata da nominati/e dei Partiti dell’Assemblea Costituente e presieduta da Meuccio Ruini (già presidente del Consiglio di Stato), stese un progetto di Costituzione repubblicana. Furono nominate solo 5 donne: Maria Federici e Angela Gotelli (entrata a febbraio) su 26 presenze DC; Nilde Iotti e Teresa Noce su 13 del Gruppo Comunista; Angelina Merlin su 7 del Partito Socialista. Nessuna donna fu nominata da: Lavoratori Italiani, Gruppo Repubblicano, Unione Democratica Nazionale, Gruppo Autonomista, Fronte liberale democratico dell’Uomo Qualunque, Gruppo Liberale, Gruppo Misto, Democrazia del Lavoro, Unione Nazionale). Tre sottocommissioni: 1. diritti e doveri dei cittadini (presieduta da Umberto Tupini); 2. organizzazione costituzionale dello Stato (presieduta da Umberto Terracini); 3. rapporti economici e sociali (presieduta da Gustavo Ghidini) La Commissione dei 75 affidò il vaglio del materiale e la stesura del testo al Comitato di Redazione detta Comitato dei 18, presieduto da Giuseppe Saragat (dimissionario) e da Umberto Terracini, presenti l’Ufficio di presidenza della Commissione dei 75 e rappresentanti di tutte le forze politiche, non contava nessuna donna Il testo, in dibattito all’Assemblea Costituente dal febbraio 1947, diventò la Costituzione della Repubblica Italiana il 22 dicembre 1947.

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