1946 il voto delle donne

Stralci del discorso inaugurale alla Consulta Nazionale nella seduta del 1 ottobre 1945 Angela Guidi Cingolani La prima donna nella storia d’Italia a parlare in un’assise istituzionale Colleghi consultori, nel vostro applauso ravviso un saluto per la donna che per la prima volta parla in quest’aula Non un applauso dunque per la mia persona ma per me quale rappresentante delle donne italiane che ora, per la prima volta, partecipano alla vita politica del paese () Ardisco pensare, pur parlando col cuore di democratica cristiana, di poter esprimere il sentimento, i propositi e le speranze di tanta parte di donne italiane; credo proprio di interpretare il pensiero di tutte noi consultrici invitandovi a considerarci non come rappresentanti del solito sesso debole e gentile, oggetto di formali galanterie e di cavallerie di altri tempi, ma pregandovi di valutarci come espressione rappresentativa di quella metà del popolo italiano che ha pur qualcosa da dire, che ha lavorato con voi, con voi ha sofferto, ha resistito, ha combattuto, con voi ha vinto con armi talvolta diverse ma talvolta simili alle vostre e che ora con voi lotta per una democrazia che sia libertà politica, giustizia sociale, elevazione morale () È mia convinzione che se non ci fossero stati questi anni di mezzo, la partecipazione della donna alla vita politica avrebbe già una storia Comunque, ci contentiamo oggi di entrare nella cronaca, sperando, attraverso le nostre opere, di essere ricordate nella storia nel secondo risorgimento del nostro paese () Allargate le funzioni degli enti di assistenza e della maternità e infanzia; fateci essere madri rieducatrici di chi mai di un sorriso di madre ha goduto () Non si tema, per questo nostro intervento quasi un ritorno a un rinnovato matriarcato, eppure mai esistito! Abbiamo troppo fiuto politico per aspirare a ciò; comunque peggio di quello che nel passato hanno saputo fare gi uomini noi certo non riusciremo mai a fare! () Non so se proprio risponda a verità la definizione che della donna militante nella vita sociale politica è stata data: «la donna è un istinto in marcia» Ma anche così fosse, è l’istinto che ci rende capaci di fare incontrare il buonsenso comune, che fa essere tutrici di Pace (Atti del Convegno Le donne e la costituzione del 22-23 marzo 1988, Camera dei Deputati, 1988, p 277-281)

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