1946 il voto delle donne

17 Percorsi del suffragismo in Occidente dicono, dopo tanti decenni di battaglie, «conquistato». Tuttavia, bisogna precisare che, paradossalmente, nel giugno del 1936, quando ancora non avevano il diritto di voto, tre di loro entrarono nel governo del Fronte Popolare, in qualità di sotto segretario di Stato alla ricerca scientifica (Fréderic Joliot Curie, la figlia di Pierre e di Marie Curie), all’Educazione e alla Sanità. Le Francesi votarono la prima volta il 29 aprile 1945, per le elezioni municipali (con eventuale ballottaggio il 13 maggio) e il 21 ottobre per quelle legislative. Da rimarcare, che in entrambe le occasioni le Francesi finalmente votarono e furono eleggibili, mentre in Italia il primo suffragio femminile avvenne l’anno successivo, nel 1946, localmente per le amministrative e il 2 giugno per il Referendum e per l’Assemblea costituente. È facile immaginare come la campagna per le elezioni municipali fosse molto vivace, gli uomini non volendo cedere i loro posti. In un Comune ci furono due liste, in opposizione: una solo di donne e l’altra solo di uomini (che disgraziatamente vinse!) Bisognò anche che i Comuni stilassero le liste elettorali e inviassero alle donne, per la prima volta iscritte, la carta elettorale senza la quale non avrebbero potuto esercitare il voto. Si tennero riunioni informative e si prepararono appositi materiali informativi per le donne. In questa prima consultazione, furono elette molte sindache, nei rispettivi Comuni. Alcune erano giovanissime, molte uscivano dalle file della Resistenza e del Partito Comunista. Odette Roux, 28 anni, della lista dell’Unione per la resistenza antifascista, eletta sindaca a Sables-d’Olonne nel nuovo consiglio municipale, fu la prima donna ad amministrare una città di quell’importanza, in Francia. Nel piccolo comune d’Echigey (Côte-d’Or), la Sindaca e tutti i membri del Consiglio furono donne. Ma questo caso rimase eccezionale. Si stima al 3% la presenza delle Consigliere municipali nel 1945, delle quali 9 entrarono nel Consiglio di Parigi, su 90 eletti**. Le Francesi tornarono alle urne il 21 ottobre 1945, per il Referendum sul mantenimento delle istituzioni della Terza Repubblica ed eleggere l’Assemblea costituente in cui entrarono 33 donne, su 586 deputati ***: 17 del Partito comunista tra le quali Madelein Braun, esponente della Resistenza, diventata, nel 1946 la prima donna eletta a vice-presidente dell’Assemblea e della quale cade, quest’anno, l’anniversario; 6 del Partito socialista; 9 del Movimento repubblicano Popolare; 2 del Partito repubblicano della Libertà. È da notare che, come in altri Paesi, una parte dell’elettorato femminile arrivò all’incontro storico con il voto impreparata. Per esempio, a Fontenay-aux-Roses (di cui parla un citato articolo di Élisabeth Bouglé), l’astensione toccò il 10,2% delle iscritte nate tra il 1860 e il 1924 delle quali, contrariamente a quello che si può pensare, la maggior parte nata dopo il 1890 (op cit., 27). Interpretare la partecipazione o l’astensione delle Francesi nel 1945 è difficile in assenza di un riferimento precedente; la messe dei voti fu comunque cospicua trattandosi di un esordio anche se non tutte le candidature femminili raggiunsero il quorum necessario, fermandosi spesso poco al disotto. Lo studio delle liste elettorali del 1945, fornisce uno spaccato sulla popolazione femminile circa rispetto all’età media, al grado d’istruzione, all’attività lavorativa oltre che allo stato civile (nubile, coniugata, vedova). Furono elette il 21 aprile 1945: Denise Bastide – Madeleine Braun – Germaine Degrond – Hélène de Suzannet – Marie Madeleine Dienesch – Eugénie Eboué – Germaine François – Matilde Gabriel– Péri – Emilienne Galicier – Denise Ginolin – Lucie Guérin – Rose Guérin – Solange Lamblin – Irène Laure – Marie Hélène Lefaucheux – Francine Lefevre – Rachel Lempereur – Madeleine Léo-Lagrange – Jeanne Leveille – Mathilde Méty – Raymonde Nédelec – Marie Oyon – Germaine Poinso-Chapuis – Renée Prévert – Marcelle Rumeau – Gilberte Roca – Simone Rollin – Hélène Solomon-Langevin – Alice Sportisse – Marie Texier-La Houlle – Marie Claude Vaillant-Couturier – Jeannette Vermeersch. * Bouglé Élisabeth, Le premier vote des femmes a Fontenay-aux-Roses en 1945, giugno 2015 ** Janine Mossuz-Lavau in “revue Française de Science Politique”, 1993, vol. 43 , n. 4. *** Sitografia: Assemblée Nationale

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