1946 il voto delle donne

34 1946: il voto delle donne aristocratiche e democratiche. Per lei, il preteso scisma era stato enormemente ingrandito nella sua importanza e circondato senza ragione da una quantità di pettegolezzi. Alla richiesta di riassumere il dissenso, rispose: «C’è nel Comitato un gruppo di suffragiste, che io chiamerò giovanile, e che vorrebbe vedere l’opera e il movimento del gruppo coronati da pratici risultati sia pure di lieve importanza, perché la sua opera era stata finora incerta, teorica, infruttuosa » Il malumore serpeggiava da tempo. In una lettera alla Presidente, la S.na Bice Sacchi, ardente suffragista, che rimproverava apertamente d’inerzia tutta intera la presidenza. Ritengo che la posizione del CNDI si possa riassumere nelle parole di Giacinta Martini Marescotti: «Credere, credere, credere; aver fede nel trionfo finale della nostra causa, associarsi, organizzarsi, operare con quell’entusiasmo che viene dalla fede nella vittoria » Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori (FILDIS): una federazione protagonista dal Novecento di Gabriella Anselmi, Presidente nazionale FILDIS. Fin dall’inizio ho sostenuto con entusiasmo il progetto ideato e strutturato da Maria Paola Fiorensoli, condividendone passo dopo passo le varie fasi. Ho percepito l’estrema importanza di poter far rivivere, operando sul campo, una parte importante della storia del nostro Paese e poterla documentare. Il coinvolgimento nella ricerca mi ha permesso, fra l’altro, di ripercorrere il lungo e faticoso cammino delle donne riunite in federazioni, associazioni, comitati, partiti politici, organizzazioni sindacali, molte di queste affiliate anche ad associazioni straniere, che hanno lottato perché fosse garantito loro il diritto di voto. Un obiettivo perseguito con tenacia ed ottenuto, in Italia, solo nel 1946 dopo il periodo buio del regime fascista che aveva oscurato la ragione impedendo alle donne di essere parte attiva per il mancato conseguimento del diritto di voto. Italiane penalizzate anche dalle leggi razziali e nell’associazionismo. Anche molte socie persero il posto di lavoro o furono incarcerate o deportate o costrette all’esilio come le due socie di fede ebraica Anna Fargion, docente di filosofia e inglese, a lungo esule in Persia e la prof. ra Giovanna Cantoni Foà, docente al liceo scientifico di Pisa esule in Francia dove ricevette il sostegno delle socie francesi dell’International Federation University Women (IFUW) – attuale Graduate Women International (GWI), cui eravamo affiliate – e che in Inghilterra fu speaker di Radio Londra La FILDIS nacque a Roma, nel 1922, sotto la presidente della filosofa Isabella Grassi che dal 1921 al 1931 fu anche Segretaria del Consiglio Nazionale Donne Italiane (CNDI), e Consigliera della sezione italiana del Comitato internazionale femminile pro pace e libertà (nato a Roma nel 1915). Nel 2000 sono stati pubblicati i suoi Diari (1920-1921), a cura di Fiorenza Taricone. Isabella credeva fermamente che l’impegno personale, anche di respiro internazionale all’interno delle associazioni «elevava le donne culturalmente, moralmente e spiritualmente». Il CNDI, sotto la presidenza di Gabriella Spalletti Rasponi, figura notevole del movimento femminista di primo Novecento, aveva organizzato, nel 1908, un primo Congresso

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